1. Dove intervenire per ritrovare la vitalità
2. Verificate il vostro stato di salute
3. Disintossicazione del corpo
4. Natura e bellezza
5. L’idroterapia
6. Punti di pressione
7. Il micromassaggio
8. Ritrovare la vitalità con l’automassaggio
9. Ritrovare la vitalità con la respirazione
10. Il sorriso interiore
11. I Sei Suoni Curativi
12. Tecniche di movimento orientali
13. Riattivare il timo
14. Ritrovare la vitalità con lo Yoga
15. Tecniche ed esercizi di rilassamento
16. Il training autogeno
17. Ritrovare la vitalità con l’alimentazione
18. A ciascuno la propria dieta
19. Regime stagionale e terapie alimentari
20. Proprietà degli alimenti
21. Come scegliere e acquistare gli alimenti
22. Come cucinare gli alimenti
23. L’alimentazione naturale
PASSI SCELTI
3. DISINTOSSICAZIONE DEL CORPO
Vita sedentaria, superalimentazione, stress emotivo e psicologico, ritmi frenetici di lavoro, impediscono all’organismo di liberarsi da tutte le scorie e le tossine accumulate. Queste vanno così ad avvelenare il sangue e ad ostacolare il corretto funzionamento degli organi e determinano l’insorgere delle malattie. Per iniziare un trattamento rivitalizzante è quindi necessario stimolare gli emuntori (intestino, fegato, pelle e polmoni) nella loro attività di eliminazione delle tossine. Ossia si tratta di praticare un drenaggio dell’organismo, in modo da eliminare il più possibile le sostanze nocive presenti nei tessuti e raggiungere così un miglioramento generale dello stato di salute. Il drenaggio rappresenta da un lato la premessa indispensabile per poter migliorare la propria vitalità e benessere, dall’altro il più efficace metodo di prevenzione delle malattie. La sua intensità e durata dipendono dallo stato di salute del singolo individuo e dal suo grado di intossicazione. è consigliabile quindi iniziare con dosaggi ridotti, che vengono gradualmente aumentati a seconda degli effetti ottenuti, e drenare ciascun emuntorio in tempi diversi, seguendo l’ordine di importanza: intestino, fegato, reni, pelle e polmoni.
Drenaggio dell’intestino
Le verdure e la frutta sono, per eccellenza, alimenti lassativi, dato il loro alto contenuto di cellulosa. Particolarmente efficaci, in questo senso: le carote, la cicoria, la zucca, gli spinaci, le insalate, il cavolo e le melanzane; le albicocche, le ciliegie, i lamponi, le arance, le pesche, le prugne, il melone e le more.
Per chi soffre di colite o di ulcera è consigliabile consumare la frutta e la verdura cotte. Anzi, il classico minestrone di verdure è la miglior cura per l’intestino che non riesce a liberarsi delle scorie. Molto adatti sono anche le prugne e i fichi secchi, ammollati per almeno dodici ore in un bicchiere d’acqua. Consumateli al mattino a digiuno e alla sera prima di coricarvi.
La crusca è un ottimo coadiuvante dell’intestino, soprattutto se consumata mescolata allo yogurt che ha il potere di ricostituire la flora intestinale. La stimolazione della peristalsi intestinale si può effettuare, soprattutto in presenza di coliti o altri disturbi dell’intestino, con i semi di psillio che, ricchi di mucillagine, aumentano di volume se lasciati immersi nell’acqua per circa un’ora. Prendetene due cucchiai mezz’ora prima dei pasti.
Tra le piante medicinali:
- La cascara, drenante dell’intestino e del fegato, può essere assunta in dosi differenti a seconda dell’effetto più o meno forte che si vuole ottenere (minimo 20 gocce di tintura madre al giorno).
- La malva, lassativo molto indicato per gli intestini spastici o colitici. Dosi: da 20 a 40 gocce, prima di ogni pasto.
- La liquirizia, che giova a tutto il tubo digerente e svolge anche un’azione lassativa. Dose: una compressa tre volte al giorno.
- L’olio di ricino, che può essere usato sia come leggero lassativo, sia come purgante, se assunto in dosi più sostenute. Dosi: da una a più capsule a seconda degli effetti desiderati.
Drenaggio del fegato e della bile
Il più efficace drenante naturale epatico è la borsa dell’acqua calda. Questa deve essere posta sul lato destro del corpo, per circa mezz’ora dopo i pasti. Il calore, infatti, accelera l'attività del fegato, che viene invece quasi paralizzata dal freddo.
Certe verdure e certi frutti agiscono come depuratori epatici e biliari, ad esempio: le carote, gli asparagi, la patata, il pomodoro e il sedano; le ciliegie, le fragole, l’uva spina, l’ananas, il pompelmo, l’arancia, la mela, l’uva e le prugne. Ad avere il potere di aumentare la secrezione di bile è in particolare modo il carciofo che, oltre ad aiutare la digestione è anche un efficace diuretico. è consigliabile assumerlo in compresse (una compressa tre volte al giorno) o in tintura madre (da 20 a 30 gocce tre volte al giorno prima dei pasti). Particolarmente dotato di virtù colagoghe e coleretiche è l’ulivo. Le sue foglie hanno anche proprietà diuretiche e ipotensive (una o due compresse tre volte al giorno). Anche le olive e l’olio sono ottimi depuratori epatici e biliari, tanto che esiste una cura depurativa a base d’olio d’oliva, ingerito al mattino a digiuno.
Tra le piante medicinali:
- Il rosmarino, anche semplicemente come condimento usato regolarmente o in infuso (un cucchiaino per tazza), possiede ottime proprietà depurative e stimolatrici delle funzioni digestive.
- Il boldo, 30 o 50 gocce di tintura madre ogni giorno assicurano un migliore funzionamento della bile.
- La menta piperita risolve gran parte dei disturbi digestivi di origine nervosa, oltre a stimolare le secrezioni di tutte le ghiandole del tubo digerente. Dosi: da 40 a 50 gocce, tre volte al giorno.
Drenaggio dei reni
Innanzitutto, per drenare i reni, bisogna bere molta acqua (almeno due litri al giorno). Sul piano alimentare, tra i frutti e le verdure che hanno una maggiore funzione diuretica troviamo: il melone, le ciliegie, il pompelmo, la mela e la pesca; la melanzana, la zucca, il carciofo, il sedano e, soprattutto, gli asparagi. A questi aggiungiamo il cavolo, che deve essere consumato crudo per una quantità di almeno 300 grammi; la «barba» del mais, da consumarsi sotto forma di decotto (farne bollire due cucchiai in un litro d’acqua per 15 minuti); la cipolla, sempre sotto forma di decotto (tre cipolle tagliate e bollite in un litro d’acqua per 15 minuti: filtrate e bevete a digiuno). Ottimi diuretici sono anche i gambi delle ciliegie (una manciata, bolliti in un litro d’acqua per 10 minuti); la betulla (una manciata in infusione per 10 minuti in un litro d’acqua); l’erica, efficace disinfettante delle vie urinarie (40 grammi in infusione per 10 minuti in un litro d’acqua); il ginepro (30 grammi di bacche in infusione per 10 minuti in un litro d’acqua). Potete addirittura mangiare direttamente le bacche essiccate (da 6 a 12 al giorno) partendo da una dose leggera e aumentandola, di giorno in giorno. La cura deve durare almeno un mese.
Drenaggio della pelle
Il drenaggio della pelle si ottiene provocando la sudorazione che libera l’organismo da molte sostanze di rifiuto. La sudorazione, a sua volta, si ottiene tramite: l’esercizio fisico, soprattutto se praticato all’aria aperta e con il corpo coperto; la sauna; le frizioni a secco eseguite con un guanto di crine o un qualche tessuto ruvido; il bagno di sole e il bagno caldo.
Drenaggio dei polmoni
Esistono alcune semplici posizioni, da assumere al mattino appena svegli, che favoriscono la fuoriuscita delle sostanze di rifiuto che le ciglia vibratili dei polmoni, nel corso della notte, hanno sospinto verso l’uscita delle vie respiratorie.
1. Con il corpo disteso sul letto, il torace e la testa a penzoloni fuori dal letto fino a che quest’ultima non tocca il pavimento.
2. Appesi a testa in giù ad una sbarra.
3. Nella posizione della candela o della mezza candela che vengono illustrate alle pp. 112-113 nel capitolo dedicato allo Yoga.
Un altro metodo di drenaggio consiste nell’inalazione che può essere praticata sia impiegando una semplice pentola piena d’acqua calda in cui siano state infuse delle piante medicinali, sia dei veri e propri inalatori che si trovano in farmacia. Tra le piante medicinali che potete utilizzare a tale scopo ci sono: l’origano, espettorante e fluidificante; l’eucalipto, balsamico, fluidificante e antisettico; il serpillo e il timo, balsamici, espettoranti e antisettici. Le dosi consigliate per le inalazioni sono di circa 10 gocce d’olio essenziale per una tazza d’acqua calda.
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