Rolf Alexander
La mente ti può guarire
Come risvegliare in noi la forza vitale

 


 

INDICE


Prefazione
1 - La ricerca
2 - Gli inizi
3 - Il dominio della legge
4 - Il quadro della creazione
5 - L'energia
6 - L'intelligenza
7 - Lo Spirito
8 - La "discesa" dell'umanità
9 - La Mente Istintiva
10 - La Mente Intellettuale
11 - La Mente Spirituale
12 - Il corpo
13 - Il prâna
14 - I germi
15 - Forza e resistenza
16 - Il vostro io
17 - L'immaginazione
18 - Il desiderio
19 - Il silenzio
20 - Le emozioni
21 - La suggestione
22 - La rimozione del limite
23 - L'influsso psichico
24 - Lo sfruttamento della conoscenza
25 - L'evoluzione della coscienza
26 - L'avventura della vita

 


 

PASSI SCELTI

 

CAPITOLO 12

IL CORPO

Non affliggerti per il cattivo stato di un cattivo governante, figlio mio, ma piuttosto per il cattivo stato della sua gente. Inoltre, bada al mormorìo della ribellione dentro il tuo corpo e impara a governarlo con maggiore saggezza.

Libro del giusto sentire

 

Abbiamo presentato l’Universo come una stupenda manifestazione dell’Intelligenza Divina, sorvegliata e regolata dalla Mente Universale, entro il quadro della legge naturale. Abbiamo visto i quanti della vita scendere sulla Terra come una pioggia di minuscole scintille provenienti da una fiamma sacra e dischiudersi gradualmente attraverso i secoli, sempre progredendo, rivelando una quantità sempre maggiore delle sue innate qualità più elevate. Abbiamo seguito le specie di questo pianeta attraverso il processo dell’evoluzione e abbiamo visto la Mente Istintiva acquisire una capacità sempre maggiore di costruire una perfetta dimora fisica per lo spirito o anima. Abbiamo delineato il dischiudersi della Mente Intellettuale mentre si produceva il completamento della dimora fisica. Poi, finalmente, abbiamo visto i primi bagliori dell’alba della Mente Spirituale, quando l’anima ha cominciato a risvegliarsi dal suo sonno di secoli.

Proviamo ora a formare un quadro mentale della Mente Istintiva, l’Esperto Impresario che ha costruito il corpo e opera tuttora per mantenerlo in uno stato di ripristino costante. Immaginate uno sciame di super-api, presieduto da un’ape regina dall’intelligenza e dalla saggezza meravigliose: immaginate le api, alle quali viene insegnato come costruire le loro celle esagonali in conformità al disegno presente nella mente della regina, il disegno del corpo umano. Alcune sono specializzate nella fabbricazione di uno speciale tipo di cera che serve alla costruzione delle ossa con le loro cellule; ad altre viene insegnato a costruire i tessuti o la carne, ad altre ancora a costruire stomaco, intestino, polmoni, fegato, reni e altri organi; ad alcune altre è affidata la costruzione di capelli, denti, occhi, orecchie, ecc. Con il passare del tempo, queste api diventano meravigliosamente esperte nel loro lavoro e, nel diventare sempre più specializzate, perdono la capacità di provvedere ai materiali necessari con cui fabbricare la loro cera. Così, la saggia regina risolve il problema specializzando un numero sempre maggiore di api nella formazione di una grande rete di canali che raggiungono ogni parte del corpo dove esse sono all’opera. Essa riempie questi canali con un fluido, il sangue, lungo il quale le sostanze nutritive, raccolte e preparate da altri gruppi specializzati, possono essere trasferite alle cellule di ogni parte del corpo e possono essere eliminate le scorie di queste cellule. Un numero maggiore di api è organizzato in un impianto di pompaggio per mantenere in movimento questo fluido e un numero ancora maggiore è organizzato in polmoni per raccogliere ossigeno dall’aria.

Occorre prestare attenzione a una ulteriore necessità vitale: la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica e nervosa. Questo lavoro è affidato a una ulteriore serie di api, alcune delle quali formano batterie dove si può immagazzinare l’energia, mentre alcune altre formano la rete di nervi chiamata «sistema simpatico», sul quale tale energia può essere distribuita. Il «sistema simpatico» è collocato principalmente nelle cavità toracica, addominale e pelvica. Attraverso di esso, la Mente Istintiva controlla i processi involontari come la crescita e la nutrizione, e distribuisce l’«energia nervosa» necessaria per l’adempimento di queste funzioni.

Ora, la nostra saggia regina, nel fare i suoi piani, si rende conto che, quando la Mente Intellettuale si dischiude, le occorre una speciale rete di comunicazione con diversi gruppi di api, che le permetta di dare ordini e di assisterla nel valutare ciò che è giusto o sbagliato per l’intero sciame di api. Concepisce così il sistema cerebrospinale. Si tratta di quella parte del sistema nervoso contenuto nella cavità cranica e nel canale spinale, vale a dire il cervello, il midollo spinale e i nervi che si ramificano da quest’ultimo. Presiede alla volontà, alla sensazione, ecc. Da ultimo, sa che deve preparare e specializzare un gruppo di super-api in qualità di organi attraverso i quali possa manifestarsi la Mente Spirituale e in ciò consiste lo sviluppo del cervello.

Provate ora a formare un quadro di questo immenso sciame di api che svolgono indaffarate i loro compiti, ciascuna nella propria cella, con la saggia regina che dirige l’intero sforzo collettivo e lo coordina nel corpo fisico. Il lavoro di ciascuna ape è necessario all’intera struttura e se un’ape, o un gruppo di api, smette di lavorare per qualsiasi ragione o muore, si guasta l’intera organizzazione e, se non si pone rimedio alla situazione, la saggia regina non potrà fare altro che ordinare alle sue api di abbandonare le loro celle per volare tutte insieme verso un ambiente che esse sperano più favorevole, dove cominceranno di nuovo a costruire un corpo.

Il fatto che, normalmente, queste api non possano essere viste dopo avere abbandonato sciamando il corpo al momento della morte non significa che non siano entità reali; benché elettroni e protoni siano invisibili singolarmente, è solo una questione di aumentare il loro numero in un dato spazio per poterli vedere e toccare come «materia» solida.

Inoltre, supponete che le nostre «api superiori» siano minuscole unità microscopiche o geni, e risiedano all’interno di ciascuno dei venticinquemila miliardi di cellule che costituiscono il corpo, formando il potere organizzante e ordinante della cellula; dunque, se l’intero sciame fosse astratto dal corpo, la risultante perdita di peso sarebbe soltanto di circa sei grammi. Una simile perdita di peso al momento della morte è stata confermata dal Dr. Baraduc, nel suo libro intitolato Mes morts: leurs manifestations.

 

 


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